Visualizzazione post con etichetta costumi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta costumi. Mostra tutti i post

venerdì 15 novembre 2019

Belen in bikini insieme alla sorella Cecilia Rodriguez


Belen e Cecilia sono volate in Spoagna per girare uno shooting per la nuova campagna di costumi del brand delle Rodriguez. Gli scatti sono moazzafiato e i follower sono senza fiato davanti a uno scenario sensuale e intrigante.


Senza i rispettivi compagni le due Rodriguez stuzzicano i fan. E agli ammiratori che inviano complimenti, Belen replica con un “Gracias”, a cui risponde Stefano De Martino: “De Nada”. Il botta e risposta di coppia è proseguito con un “Te amo muchgo” e un “Yo mas”.

mercoledì 15 novembre 2017

I dettagli del “cambiamento” di Melissa Satta

Melissa Satta non sta ferma un momento. Due trasmissioni all’attivo, Tiki – Taka e l’appena concluso Il Padre della Sposa, grosse collaborazioni come testimonial (Bata e Stroili, tanto per fare due nomi), un grandissimo successo come influencer sui social network e non da ultima una famiglia di cui occuparsi. Soddisfazioni e tanto tanto lavoro: eppure, la gioia e l’orgoglio che traspare dai suoi occhi mentre parla della propria linea di costumi Changit, non ha eguali.


Melissa, cosa significa “Changit”?
Changit è cambiamento. In inglese si scriverebbe con la E, ma abbiamo voluto stilizzare…
Nasce dall’idea di cambiamento e di evoluzione. In generale, nel mondo della moda, e anche per me, perché oltre a fare da modella stavolta mi sono divertita a progettare. Non ho disegnato con la mia mano, perché non lo so fare, ma ho fatto tutte le scelte progettuali.

Quindi finalmente, anziché “Melissa Satta in costume”, potremo dire “I costumi di Melissa Satta“! Parliamo allora di cambiamento: cosa c’è di bello e di nuovo in questa tua collezione di costumi?
Il velluto è un po’ il mio orgoglio: lo trovo bellissimo, non classico e può essere spezzato e mixato con alti pezzi.
Poi adoro la parte basica, specialmente il costume intero: siamo stati molto attenti al dettaglio. Abbiamo previsto la vita alta e delle sgambature profonde, perché è tornato di moda il modello anni 80, alla Baywatch. Le stringhe laterali sono bellissime e poi io amo il nero!
Sono molto felice dei dettagli: per esempio ci sono spalline fatte con laccetti intrecciati, ci sono costumi trasparenti, ci sono scollature a V sulla schiena.
Le coppe di tutti i costumi sono estraibili perché ci sono donne che non le sopportano. Poi, un motivo di orgoglio dell’azienda è la possibilità di creare e stampare internamente le proprie grafiche.

Com’è stata questa tua prima esperienza nei panni di designer?
All’inizio di questa avventura pensavo di fare 20 costumi. Poi, sviluppa qua, sviluppa là… anzichè il primo step ho fatto una scala. E’ una collezione ampissima, arricchita da capi estivi per ogni occasione: copricostumi, shorts, gonnelloni, vestiti corti e lunghi… c’è veramente tanto.

Qual è stata per te la maggiore difficoltà?
E’ stato arginare la mia fantasia! Il problema vero l’ha avuto la ragazza che ha disegnato i capi, perché io avevo delle richieste assurde. Mi ha dovuto spiegare i motivi tecnici per cui non si potevano fare alcune cose, per esempio le caratteristiche che deve avere una spallina per sostenere, la differenza tra i vati tessuti…

Quale sarà la prossima occasione per indossare i tuoi costumi?
Non lo so! A Natale non andrò al mare. A Francoforte ci sarà troppo freddo. In Sardegna magari vado, ma d’inverno è impossibile stare in spiaggia. Magari nel nuovo anno…

domenica 9 febbraio 2014

Brooks Brothers, lo stile a stelle e strisce arriva nel cuore di Roma




Roma s’illumina d’America con il primo flagship store di Brooks Brothers nel cuore della capitale, tenuto a battesimo dagli attori Giorgio Pasotti e Nicoletta Romanoff. Tre piani di autentico charme a stelle e strisce, nella migliore tradizione formalwear e casualwear per uomo e donna, tracimano eleganza dal palazzo incastonato tra via del Leoncino e Piazza San Lorenzo in Lucina, restaurato per l’occasione con la massima cura al fine di mantenerne intatto il fascino e i dettagli storici.


 Sulle boserie in ciliegio chiaro adagiate sui pavimenti originali in cotto che si specchiano nei soffitti a cassettoni, si rincorrono le icone di uno stile che da oltre duecento anni fa tendenza in USA e nel mondo: quello delle camicie botton down. Preziosi arredi del tardo ottocento aggraziati da autentici libri antichi fanno da cornice alle Mainlines del brand tutte disponibili per ogni tipo di esigenza. A cominciare dalla Red Fleece, dedicata ai più giovani che non vogliono rinunciare alle linee pure e ai tessuti di pregio dardeggiandole però con dettagli di brio, per proseguire con la più classica Black Fleece, scaturita dalla matita creativa di Thom Browne, tutta giocata su tavolozze rigorose e stoffe da veri intenditori, inossidabile riferimento per gli amanti del fascino senza tempo targato American Style. Il reparto su misura è il fiore all’occhiello dell’azienda fin da quando, ben prima di diventare proprietà italiana, nel 1818 apriva i battenti a Manhattan, per volontà e visione di Henry Sands Brooks, trasformandosi in breve nella stella polare dell’eleganza di celebrità, politici e professionisti di ogni parte del globo. Indossando orgoglioso il suo cappotto su misura Brooks Brothers, Abramo Lincoln si insediava alla Casa Bianca. Vestendo la stessa griffe, veniva anche assassinato. Testimonial d’eccezione, nel tempo sono stati anche Cary Grant e Clarke Gable oltre ai Rockfeller e a Gianni Agnelli. «La mia intenzione- spiega Claudio Del Vecchio, presidente e CEO di Brooks Brothers che sulla nuova sede capitolina punta molto- è quella di sviluppare il tailoring che ci contraddistingue, aprendo anche una scuola di sartoria su misura, sempre più richiesta dalla nostra clientela». Oggi la storica maison, dopo la collaborazione con il cinema per il film Il Grande Gatsby, candidato agli Oscar per i costumi, che l’ha vista impegnata nella realizzazione di oltre trecento outfit maschili, sta lavorando con la celebre serie tv Mad Man. L’opening dell’Urbe costituisce una tappa fondamentale per la diffusione in Europa del marchio che, al di là dell’Atlantico, è, da ormai due secoli, un punto di riferimento.