domenica 28 maggio 2017

Kourtney Kardashian trash a Cannes, il vestito sembra dipinto

Da poco ha festeggiato 38 anni e Kourtney Kardashian, mamma di tre bimbi nonché sorella maggiore di Kim non finisce di stupire. 


Il look con cui si presentata ieri sera a Cannes è quantomeno discutibile. Un vestito talmente attilato che sembra dipinto e ovviamente non lascia nulla all’immaginazione.

Rita, Kendall, Sara… tanga sul red carpet

Non è insolito vedere sul red carpet, sotto abiti completamente trasparenti, coulotte e mutandoni a celare il lato B delle star. Ora però le bellissime si sono stufate di tutta questa castità (si fa per dire) e hanno deciso di sdoganare direttamente il tanga.


I tappeti rossi di maggio sono un tripudio di perizomi in bella vista, che sottolineano lati B tonici e scultorei.
La prima ad inaugurare il trend è stata Kendall Jenner che, al Met Gala di New York, si è presentata con un abito di rete La Perla che svelava, oltre agli slip, anche schiena, glutei, gambe e pancia.
Modelle, attrici, cantanti, influencer: il Festival di Cannes è sempre gremito di stelle. Così ecco che, per distinguersi, la top Sara Sampaio ha optato per un vestito bianco di pizzo di Francesco Scognamiglio e non si è vergognata affatto di mostrare le forme. Il look da sposina sexy è fatto.
Infine, stesso brand per Rita Ora che ai Billboard Music Awards a Las Vegas ha indossato un abito-armatura bianco e nero con gonna al polpaccio trasparente. La popstar ha omesso la maschera che ha sfilato in passerella ma si è ricordata di mettere almeno le mutande (molto rivelatrici).

Bellucci, icona, ma non del made in Italy

Madrina ma anche attrice di talento, musa di tanti registi e icona di bellezza. Monica Bellucci a Cannes ha centellinato le uscite, ma sono state tutte di grande effetto.


Un guardaroba vario, con qualche sorpresa: prima di tutto l’assenza di abiti sotto al ginocchio dalla forma a clessidra e dei tessuti in pizzo di cui la diva deve aver pieno il guardaroba. Poi la scelta dei brand: solo un marchio italiano e manca, per ora, il suo storico partner di moda, Dolce & Gabbana. Altro dettaglio di stile: l’attrice ha rinunciato (per fortuna) alla frangetta che portava negli ultimi tempi.
Monica Bellucci ha esordito con una stilosa tuta Stella McCartney, con scollatura impreziosita da bottone gioiello. Era elegantissima con un sontuoso Dior di velo blu e collier Cartier per la cerimonia d’apertura. Chic con l’abito dorato a sirena Chanel. Forse meno appropriato al suo fisico l’abito lungo con le farfalle di Gucci: unico vestito italiano, per ora, nella sua “valigia” per la Croisette.
Guarda nella gallery di chi sono tutti gli outfit che ha sfoggiato a Cannes 2017: quale le stava meglio?

Bella Hadid cambia vestito ma non mutande

Per il 70esimo Festival di Cannes Bella Hadid ha un obiettivo: essere la più chiacchierata di tutte. Come? Spogliandosi sempre di più, evento dopo evento, e mantenendo un comune denominatore: le stesse mutande color carne.
Se sul red carpet della serata inaugurale, fasciata in un abito di Alexander Vauthier, Bella Hadid sembrava aver già dato molto in quanto a nudità e slip esibiti, il fattore hot è andato aumentando nei giorni seguenti.


Alla serata Fashion For Relief, Bella Hadid si è presentata con un abito argento interamente ricoperto di cristalli di Roberto Cavalli. Ecco che le mutande vengono subito paparazzate ed è impossibile non vederle anche pochi minuti dopo sotto il vestito corto Alaïa, in occasione della sfilata di beneficenza organizzata durante la serata.
Ma il meglio Bella Hadid ha deciso di tenerlo per l’esclusivo party di amFAR, dove ha calcato il tappeto rosso con una creazione su misura di Ralph & Russo completamente trasparente che mostrava sia il seno che le lunghe gambe e ovviamente, l’intimo. Sul palco poi Bella si è cambiata in un vestito argento ed ecco che, mentre scendeva la scalinata, hanno fatto la loro comparsa le mutande beige.
Vedremo Bella Hadid sul red carpet anche per l’evento di chiusura del Festival? Ha ancora qualcosa da mostrare?

martedì 23 maggio 2017

Selena Gomez: "Depressa, ansiosa, attacchi di panico. Mi ha salvato la rehab"

“La mia autostima era sotto i tacchi. Ero depressa, ansiosa. Ho cominciato ad avere attacchi di panico prima di salire sul palco o subito dopo il concerto. Praticamente mi sembrava di non essere abbastanza brava”.


Selena Gomez racconta un grande momento di crisi che è riuscita a superare: “Pensavo di non poter dare più nulla ai miei fan, e loro se ne sarebbero accorti, cosa che, ora lo capisco, era tutta nella mia testa – ha fatto sapere a “Vanity Fair” - Ero così abituata a cantare per i ragazzini. Ai concerti riuscivo a far alzare a tutti il mignolo e promettere che non avrebbero permesso mai a nessuno di farli sentire inferiori. Ma all’improvviso li vedevo fumare e bere, ragazzi di venti, trent’anni, e li guardavo negli occhi e non sapevo più cosa fare. Non potevo dire: “Alzate il mignolo e giurate a voi stessi che siete belli!”.
Non funziona così e lo so perché devo affrontare la stessa merda che affrontano loro. Quello che avrei voluto dire veramente è che la vita è così difficile e che a volte si vuole soltanto scappare. Ma non riuscivo a capire me stessa, quindi avevo la sensazione di non avere nessun consiglio da dare. E così forse credevo che tutti là davanti a me stessero pensando: questa è soltanto una perdita di tempo”.
Nel 2016 poi la rehab, con un volo per il Tennessee, senza cellulare e insieme a un gruppetto di altre giovani donne per iniziare un programma che includeva terapia individuale e di gruppo, oltre all’ippoterapia. «Non ha idea di come sia stato bello stare con sei ragazze, persone reali che se ne fregavano di chi fossi, gente che lottava per la propria vita. È stata una delle cose migliori che abbia mai fatto”.
Infine la liberazione: “Tutti volevano disperatamente che fossi autentica, e quando finalmente è successo è stata una liberazione. Non sono diversa da come mi mostro là fuori. Sono stata molto vulnerabile con i miei fan e a volte dico cose di cui mi pento. Ma devo essere sincera con loro. Sento che è una parte fondamentale di quello che sono adesso”.