lunedì 17 febbraio 2014

Marcuzzi-Angelilli, la strana coppia e la Lucy Bag: borsa creata per una giusta causa


 Una borsa, una buona causa e poi lei, Alessia Marcuzzi. Marks&Angels, il brand nato dall’unione dei cognomi delle due socie fondatrici, la showgirl e la stilista Laura Angelilli, ha lanciato un modello limited edition il cui ricavato sarà in parte devoluto alla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica-Onlus, l’associazione che dal 1996 opera contro questa malattia genetica. Ecco allora la Lucy Bag, in canvas e lino, peraltro solo uno dei modelli della nuova collezione primavera/estate che la “strana coppia” ha presentato nei giorni scorsi a Milano. 


   Come nasce questa nuova sfida e quali sono le borse preferite da Alessia Marcuzzi?
Alessia Marcuzzi: «Io e Laura ci siamo conosciute per caso e abbiamo dato forma a una nostra grande passione comune. Le borse le facciamo insieme, sono quelle che utilizzo per andare in giro tutti i giorni. E poi chi mi segue sul mio blog (lapinella.com, ndr) ama un po’ il mio stile, quindi la borsa la faccio anche per me».
E qual è il vostro stile?
A.M.: «Rockettara, un po’ londinese. Anche perché li c’è un po’ più libertà di vestirsi. Magari non sono perfette fisicamente, ma sono sempre giuste».
Laura Angelilli: «Sono romantica e amo le borse piccole, Alessia quelle enormi: per questo la collezione prevede cinque diverse misure, con costi che variano dai 180 ai 350 euro».


Marks&Angels esiste da tempo, ma è la prima volta in cui Alessia si espone.
AM: «Non ci ho messo tanto la faccia proprio perché ci credo davvero, non volevo passare per il classico personaggio che lucra grazie alla sua immagine. Poi mi sono detta: perché no?».

Non avete pensato di estendere il vostro marchio anche all’abbigliamento?
L.M.: «Siamo patite per gli accessori, in verità non ci abbiamo ancora pensato. Con una monocollezione sappiamo di poter dare il meglio, ma mai dire mai».


Alessia, ha ancora nella sua bag Il caso Henry Quebert (il libro che sta leggendo come ha rivelato su lapinella.com)?
A.M: «(Ride). Lasciamo perdere... Ho scritto sul blog che lo stavo leggendo e tutti mi hanno postato il finale. Internet a volte è vero un boomerang!».

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